Gli anelli adattatori e i kit di modifica

Per adattare un obiettivo vintage a una camera digitale è possibile utilizzare un anello adattatore o un kit di modifica. La prima opzione, molto più economica, con piccole accortezze può rivelarsi tanto affidabile quanto la seconda, ma solo finché si considerano obiettivi non particolarmente voluminosi. Con le ottiche più lunghe e pesanti solo i kit di modifica e gli anelli adattatori a vite riescono a stabilire una connessione affidabile nel tempo.

Gli anelli adattatori

Talvolta gli anelli adattatori presentano un gioco nell’accoppiamento con l’obiettivo e/o col corpo macchina. Nel primo caso è sufficiente applicare due piccoli pezzi di nastro biadesivo sull’adattatore, in posizioni opposte, per annullare il problema; il biadesivo assicura una connessione solida con l’obiettivo ma permette comunque di rimuovere l’anello senza difficoltà. Nel caso il nastro lasciasse tracce di colla sulla montatura, queste possono essere facilmente rimosse utilizzando del nastro carta o della gaffa; è chiaro che le operazioni di rimozione vanno eseguite con particolare cura nel caso in cui l’obiettivo presenti un attacco verniciato. Quando il gioco si presenta tra anello e corpo macchina, invece, l’unica soluzione per evitare problemi è utilizzare un supporto lente da rig. Tuttavia in questi casi è sicuramente più saggio procurarsi un anello migliore. Va comunque considerato che se si utilizza un corpo macchina privo di connessione cinematografica è inevitabile che un qualche gioco tra camera e obiettivo sia presente; anche per questo è importante che la ghiera della MAF degli obiettivi per uso cinematografico sia leggera, cosicché la forza impiegata per ruotarla non si trasferisca sulla connessione tra obiettivo e camera.

Se si sceglie di utilizzare gli anelli adattatori piuttosto che i kit di modifica è consigliabile acquistare un anello per ogni lente del corredo. Lasciando l’adattatore sempre montato se ne aumenta drasticamente la longevità e si velocizzano le operazioni di cambio obiettivo; chiaramente, per tutte le lenti sulle quali si sceglie di lasciar montato un anello adattatore si rende necessario l’acquisto di un tappo posteriore compatibile con l’attacco di destinazione.

Gli anelli che offrono la connessione più stabile, più sicura e meno usurabile sono quelli per l’attacco P6. Questi adattatori presentano un sistema di blocco a vite che evita non solo l’insorgenza di giochi ma anche il rischio che l’obiettivo si distacchi dal corpo macchina durante l’uso. Nella maggior parte dei casi gli anelli M42, essendo a vite, risultano tanto affidabili quanto i P6, ma non offrendo un sistema di blocco possono allentarsi quando le ghiere della MAF degli obiettivi risultano estremamente dure. Seguono in successione in questa classifica di stabilità e sicurezza gli anelli per Olympus OM, per Leica R e per Nikon F. Gli adattatori per Pentax e per Contax/Yashica sono senza dubbio i meno affidabili a causa del meccanismo di blocco a linguetta, che è altamente cedevole e rapidamente usurabile.

Il mercato degli adattatori è una giungla. Spesso lo stesso anello viene venduto sotto una pletora di marche diverse e alle cifre più disparate. Il mio consiglio è acquistare gli anelli più economici, testarli, e in caso d’insoddisfazione rimandarli indietro. Nella mia esperienza la maggior parte degli adattatori funziona in maniera egregia, assicura la messa a fuoco a infinito e si connette saldamente sia all’obiettivo che al corpo macchina. I materiali, di solito alluminio o plastica e alluminio, sono quasi sempre di qualità adeguata. Ho riscontrato frequenti problemi solo coi Leica R; non di rado sono leggermente troppo spessi e pregiudicano la messa a fuoco a infinito; in molti casi sono anche laschi nell’accoppiamento con l’obiettivo. Qualche difficoltà può insorgere anche coi Pentax K, specialmente se utilizzati per adattare i Pentax-A: in questi casi l’accoppiamento può risultare impossibile a meno che non si registri a dovere la linguetta di blocco dell’anello, tenuta ferma da due piccolissime viti a stella; per farlo è sufficiente allentare le due viti e far scorrere la linguetta avanti o indietro quanto necessario.

I kit di modifica

I kit di modifica permettono di rimpiazzare l’intero blocco di connessione di un obiettivo con quello di un sistema diverso, correggendo al contempo le discrepanze di tiraggio. È un’opzione costosa ma è decisamente preferibile all’impiego di un anello adattatore; evita qualsivoglia gioco tra obiettivo e nuovo attacco e mantiene nel tempo la propria solidità. I prezzi dei kit di modifica variano in base al fornitore, di media oscillano tra i 70 e 100 €, spedizione esclusa. Questi kit non richiedono grandi capacità di assemblaggio, ma certi fornitori offrono il servizio di modifica a loro cura; optando per questa opzione i costi aumentano in maniera sensibile, sia per il prezzo della manodopera che per i costi di spedizione e rispedizione della lente da modificare. Un importante vantaggio di questo servizio è che il venditore può occuparsi di eventuali modifiche al proprio kit qualora si verificassero delle incompatibilità con gli obiettivi da adattare; è un’eventualità rara ma non impossibile. Certi kit di modifica permettono di adattare ottiche progettate per un tiraggio inferiore su corpi progettati per un tiraggio superiore; interventi di questo tipo, che riducono la distanza tra montatura e centro ottico dell’obiettivo, sono più complessi e possono richiedere modifiche non reversibili al barilotto.

I kit di modifica più popolari sono:

  • Leitax, prodotti in Spagna da David Llado.
  • La statunitense Simmod Lens, oltre a vendere i kit, offre anche il servizio di modifica.
  • Le più apprezzate conversioni a Canon EF degli obiettivi Canon FD e FDn sono quelle effettuate dagli inglesi The Lens Doctor.
  • La FD to EF Conversions produce negli Stati Uniti e vende in tutto il mondo dei kit di modifica FD-EF e FDn-EF.

Gli anelli QBM-EF

Gli anelli adattatori per gli obiettivi Rollei QBM rappresentano un’eccezione in quanto non si aggiungono alla connessione originale dell’obiettivo né la sostituiscono completamente, ma ne rimpiazzano la parte finale, ossia la baionetta. Di conseguenza, pur essendo economici quanto un anello adattatore, offrono la stessa stabilità dei kit di modifica. Montarli è semplicissimo: è sufficiente rimuovere tre viti per togliere la baionetta originale e reinserire le stesse tre viti per fissare quella nuova.

Per i più avventurosi

Tra i Minolta dell’era meccanica ci sono diversi obiettivi che vale la gioia provare. Esistono dei sistemi molto economici per adattarli a Canon EF ma richiedono conoscenza dell’inglese, destrezza e sprezzo del pericolo. Se possedete queste doti: MD Minolta to EF Canon

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