Le batterie al litio

Gran parte della strumentazione oggi utilizzata sui set è alimentata da batterie al litio. Ne consegue che conoscere bene queste riserve di energia, sapere come utilizzarle e conservarle al meglio per aumentarne affidabilità e longevità può rivelarsi molto utile. Scopriamo dunque le caratteristiche fondamentali degli accumulatori agli ioni di litio:

  1. Nel tempo le batterie al litio perdono gradualmente la carica, la capacità di mantenerla, la capacità stessa e la velocità di ricarica. La rapidità con la quale questi decadimenti avvengono dipende da come le batterie vengono utilizzate e conservate.
  2. La vita media di una batteria al Litio è di 2-3 anni o 300-500 cicli di carica. Con vita media s’intende il lasso di tempo durante il quale una batteria utilizzata e conservata in maniera ottimale mantiene almeno l’80% delle sue prestazioni originali; con ciclo di carica s’intende un ciclo scarica completa – ricarica completa.
  3. Le batterie al litio soffrono gli shock meccanici. Le cadute possono comportare gravi danni.
  4. L’amperaggio di una batteria indica la sua capacità ed è solitamente indicato in milliampere ora (mAh). Va tenuto presente che quando si tratta di batterie di terze parti le cifre sono spesso inaffidabili. Di norma, anche se l’amperaggio dichiarato è minore, le batterie originali hanno una capacità maggiore e una maggiore longevità rispetto alle off-brand.
  5. Quando le batterie vengono stoccate per un lungo periodo di inutilizzo è cruciale conservarle a circa il 40% della loro capacità; mai stivarle a piena carica né completamente scariche. Fondamentale è anche la temperatura dell’ambiente in cui le batterie vengono conservate. Gli 0° sono l’ideale, mentre superati i 20° la perdita di capacità durante lo stoccaggio si fa veloce.
  6. Per quanto riguarda il protocollo di ricarica è difficile stabilire delle regole assolute in quanto non tutte le batterie al litio sono uguali né lo sono i caricatori che utilizziamo. In generale si consiglia di evitare la ricarica veloce, di ricaricare le batterie appena scendono al di sotto del 20% e di non caricarle oltre l’80%. Dalla maggior parte dei test effettuati risulta che questa prassi prolunga la vita media delle batterie al litio di circa il 6%. In ogni caso è altamente sconsigliato scaricare le batterie al litio in maniera completa, soprattutto se non è possibile metterle immediatamente sotto carica.
  7. Come regola generale si considera che una batteria al litio in uso non dovrebbe scaricarsi in meno di un’ora. Quando così non è significa che la taglia o il numero di batterie utilizzate non sono sufficienti per lo strumento che si sta alimentando. La conseguenza di un processo di scarica eccessivamente rapido è la sensibile riduzione della longevità della batteria o delle batterie in uso. Una V-Lock professionale correttamente utilizzata può mantenere fino all’80% delle proprie prestazioni anche per 7-8 anni, mentre una V-Lock eccessivamente stressata può raggiungere il termine della propria vita utile nella metà del tempo.

Come calcolare che batteria serva per alimentare un determinato strumento

La regola base è sempre la stessa: Watt = Volt * Ampere

Per essere precisi in questo caso specifico si dovrebbe parlare di Wattora (Wh) e di Ampere ora (Ah) ma le relazioni non cambiano e per i nostri scopi questi termini possono essere utilizzati in maniera intercambiabile.

Prendiamo ad esempio un emettitore da 100 W che può essere alimentato a batteria con una tensione di 14.4 V. Secondo la formula di cui sopra otteniamo:

100 W = 14.4 V * A

Volendo conoscere gli Ampere posso quindi calcolare:

A = 100 W / 14.4 V

E ottenere così un valore di circa 6.94 A, che posso per buona norma arrotondare almeno al decimo successivo, arrivando a 7 A. Sulla base di questo semplice calcolo ho scoperto che per alimentare per un’ora uno strumento da 100 W con una tensione di14.4 V serve una batteria da 7 Ah. Probabilmente la batteria dalla capacità più vicina a questa capacità che riuscirò a trovare sul mercato sarà da 6800 mAh, ossia 6.8 Ah. Ottenere qualcosa meno di un’ora di alimentazione potrebbe pure andarmi bene, ma anziché che stressare una batteria di capacità inadeguata, che potrebbe persino cedere durante l’utilizzo, è decisamente più sensato utilizzare una batteria di taglia superiore, ad esempio, nel nostro caso, una 8 Ah.

Se sto utilizzando una 5 Ah posso facilmente immaginare che lo strumento si spegnerà in una quarantina di minuti e sapere con certezza che sto stressando in maniera eccessiva la batteria in quanto la sto scaricando in molto meno di un’ora. Allo stesso modo, avendo necessità di alimentare il LED per 4 ore, grazie al calcolo effettuato saprei di dovermi procurare una batteria da 28 Ah, due batterie da 14 Ah o 4 batterie da 7 Ah.

Per comodità dell’utente, sulle batterie V-Lock è in genere riportata, oltre alla capacità, un’indicazione relativa al wattaggio. Questa è derivata come al solito dalla formula W = V * A e considera un voltaggio di 14.4 V. Quindi una V-Lock da 90 W può alimentare per un’ora uno strumento da 90 W che funzioni alla tensione di 14.4 V, che è poi il voltaggio richiesto dalla maggioranza degli strumenti dotati di un attacco V-Lock per l’alimentazione.

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