I movimenti camera

In questo articolo vediamo i vari movimenti che la camera può eseguire in base allo strumento di movimentazione che la gestisce. Di ogni movimento scopriamo le diverse denominazioni, sia quelle utilizzate in sceneggiatura che sul set.

A spalla, su treppiedi, su bazooka e su carrello

MovimentoDescrizioneNote
PAN /
PANORAMICA
Rotazione della camera sull’asse orizzontale.La panoramica può essere anche obliqua (nel caso di un movimento diagonale) circolare (qualora compia una rotazione di almeno 360°) o a schiaffo (whip pan in inglese) se lo spostamento è così veloce da rendere indefinita l’immagine durante il movimento.
TILT /
PANORAMICA VERTICALE
Rotazione della camera sull’asse verticale.
ROLLInclinazione della camera sull’asse orizzontale.Può essere indicato in gradi (roll di X°).
ORBITA /
ROTAZIONE
Rotazione della camera attorno a un punto.Può essere indicata in gradi (orbita di X°).
CARRELLO /
CARRELLATA
Spostamento della camera in avanti, indietro, in orizzontale o in verticale.Quando il movimento è circolare, come nel caso di un’orbita, si parla di carrello circolare.
DOLLY /
TRACKING SHOT
Questi termini indicano uno spostamento della camera in avanti o indietro, ma vengono abitualmente utilizzati in maniera impropria per descrivere anche movimentazioni orizzontali o verticali.Quando il movimento è circolare, come nel caso di un’orbita, si parla di dolly circolare.
PEDESTAL /
BOOM SHOT
Il termine corretto per incare un dolly verticale è pedestal, dal nome dello strumento specifico per le movimentazioni verticali.Con boom shot s’intende uno spostamento della camera in senso verticale ma si allude a strumenti diversi dal pedestal, come ad esempio un crane.
TRUCKING SHOTIl termine corretto per incare un dolly orizzontale è trucking shot.Il movimento camera orizzontale viene a volte definito crab in quanto ricorda l’andatura del granchio.

Tutti i movimenti camera possono essere descritti come a seguire o a precedere, se appunto seguono o anticipano lo spostamento di un soggetto. Un dolly che ad esempio segua alle spalle un personaggio che cammina viene indicato come dolly a seguire. Se il personaggio che avanza viene invece ripreso frontalmente dal dolly si parla di dolly a precedere.

I movimenti camera

Su crane e su dolly con braccio

Per dare indicazioni separate rispetto alla camera e al braccio si aggiunge il termine camera quando necessario:

  • TILT su/giù o alto/basso
  • PAN destra/sinistra
  • TILT CAMERA su/giù o alto/basso
  • PAN CAMERA destra/sinistra

In relazione al tilt del braccio si utilizza anche il termine inglese BOOM, declinato in boom up e boom down.

Il movimento telescopico del Technocrane è indicato come PUSH-IN / PULL OUT.

Su steadicam o gimbal

Movimento avanti/indietro o laterale dell’operatore
DOLLY avanti/indietro, in/out o destra/sinistra

Movimento avanti/indietro della camera
PUSH-IN / PULL OUT o CAMERA avanti/indietro
Sul set l’indicazione può essere data anche come SPINGI / TIRA.

Movimento orizzontale del braccio della steadi o dell’intero gimbal
SLIDE destra/sinistra

Movimento verticale del braccio della steadi o dell’intero gimbal
BOOM up/down, JIB up/down o STEADI/GIMBAL su/giù o alto/basso
Sul set l’indicazione può essere data anche come ALZA / ABBASSA o TUTTO SU / TUTTO GIÙ.

Tutti gli altri movimenti camera seguono le indicazioni classiche di PAN, TILT, ROLL e ORBITA.

Le espressioni STANDARD MODE e HIGH MODE indicano la modalità di ripresa in cui la camera si trova sulla parte alta della steadi, come per riprese altezza occhi.
Le espressioni UNDER SLUNG e LOW MODE indicano la modalità di ripresa in cui la camera si trova sulla parte bassa della steadi, come per riprese rasoterra.

Zoom, dolly zoom, effetto vertigo

Un cambio d’inquadratura realizzato variando la lunghezza focale dell’obiettivo in uso viene definito MOVIMENTO ZOOM o semplicemente ZOOM, declinabile in avanti/indietro, in/out, a stringere/allargare o a chiudere/aprire. Questo tipo di movimento, dal momento che riguarda unicamente l’obiettivo, può essere associato a un qualsiasi movimento camera. Si può quindi avere un pan a schiaffo verso destra con zoom a chiudere o un dolly circolare a 270° in zoom out.

Quando dolly e zoom vengono utilizzati insieme in senso opposto (zoom out e dolly in o zoom in e dolly out) si parla di dolly zoom, di zolly o di vertigo, dal titolo del film di Hitchcock che ha reso famosa questa tecnica. Quando si parla di dolly zoom e non si aggiungono specifiche si intende sempre un movimento dolly in/zoom out, quindi un effetto di dilatazione prospettica come quello visibile nel film Vertigo.

Travelling, tracking e parallax

Le espressioni travel shot e travelling shot indicano qualsiasi ripresa in cui la camera si sposti anziché muoversi soltanto sul proprio asse.

L’espressione following shot indica una ripresa in cui la camera si sposta per seguire un soggetto in movimento. Oggi la locuzione tracking shot ha acquisito anche questo significato ed è abitualmente preferita. Talvolta con tracking shot si indica anche un qualsiasi movimento camera utilizzato per seguire un personaggio, come ad esempio un semplice pan.

Tutti i following shot sono quindi dei travel shot, ma non tutti i travel shot sono dei following shot.

In Italia l’espressione travelling viene spesso utilizzata in maniera più specifica, ossia per indicare un movimento realizzato con più strumenti di movimentazione assieme, come ad esempio una ripresa in cui il crane avanza su un binario mentre solleva la camera.

Quando PAN orizzontale e Dolly orizzontale si muovono in direzioni opposte per mantenere il soggetto nella stessa posizione all’interno del quadro si ottiene quello che viene definito parallax shot, movimento parallasse o pan con effetto parallasse.

La snorricam

Conosciuta anche come bodycam, chestcam e bodymount, è un rig concepito per montare la camera sul torso dell’attore, rivolgendola verso di lui. È una sorta di steadicam inversa che permette all’attore di spostarsi restando sempre nella stessa posizione all’interno del frame. Le riprese così effettuate danno quasi l’impressione che sia l’ambiente a muoversi attorno al soggetto, abitualmente inquadrato in maniera frontale tra il mezzo busto e il primo piano. L’effetto delle sequenze in bodycam è straniante e vertiginoso. Il punto di vista è innaturale e il dinamismo del movimento è esasperato. Lo sviluppo di camere digitali sempre più piccole e leggere sta decisamente ampliando le possibilità d’impiego di questo rig. Con la grafia SnorriCam si indica il rig originale, invenzione di Einar e Eiður Snorri. Così com’è accaduto al nome Steadicam, il termine SnorriCam viene ora utilizzato senza maiuscole per indicare qualsiasi strumento della stessa tipologia.