Col termine rehoused si indica un obiettivo del quale è stato sostituito l’intero barilotto, al fine di modificarne le prestazioni meccaniche o/e le funzioni elettroniche.
Quella del rehousing era una pratica molto diffusa in era analogica perché al tempo era normale che lo schema ottico di un obiettivo fotografico sopravvivesse a più generazioni di corpi macchina e che quindi indossasse vari barilotti, sempre più avanzati, prima di essere sostituito. Moltissimi rehousing sono poi occorsi con l’avvento dell’autofocus.
Non di rado lo schema ottico di un obiettivo fotografico può essere utilizzato da una casa produttrice anche per il corredo più economico della propria offerta cinematografica; in questi casi si parla di rehousing cinematografico e il nuovo barilotto offre tutto ciò che ci si aspetta dal punto di vista meccanico da una lente cinematografica. Il prezzo di vendita di questi rehoused è di norma tra le 5 e le 7 volte superiore a quello delle controparti fotografiche. Esistono poi dei rehousing cinematografici più economici, realizzati da aziende terze; questi prodotti lasciano immodificata la corsa di fuoco dei modelli originali e sono quindi di scarso interesse per chi fa cinema.
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I difetti degli obiettivi